Sviluppare applicazioni serverless con Azure Function - seconda parte

di Andrea Tosato, in App Service,

Dopo l'introduzione al servizio Azure Functions del precedente articolo andremo a descrivere come possiamo utilizzarle in maniera proficua per il nostro business. Abbiamo già parlato dell'infrastruttura alla base del sistema, delle tipologie di piano oltre ad aver accennato a un confronto con i servizi REST. Ora vogliamo descrivere gli strumenti e le modalità per scrivere una function. Con l'aggiornamento di Visual Studio 2017 alla versione 15.3, sono state introdotte molte funzionalità per la scrittura e il debug del nuovo servizio disponibile su Azure.

Creazione di una function

La prima cosa da fare è creare la risorsa all'interno del portale di Azure. Come avviene per tutte le risorse è necessario specificare la sottoscrizione e il gruppo, inoltre come avviene per gli Azure App Service bisogna indicare l'app name che deve essere univoco in tutto Azure. Notiamo subito come si possano specificare due tipi di Hosting Plan.

Il primo è di tipo è Consumption Plan nel quale andremo a pagare il reale utilizzo, in termini di tempo e risorse, delle nostre functions. Il secondo tipo è App Service Plan ed è possibile sfruttare un plan già utilizzato per altre risorse all'interno della sottoscrizione. Infine è obbligatorio aggiungere uno storage (numero 1) nel quale verranno salvati log, tabelle e file necessari per il funzionamento delle nostre functions. Come per gli App Service è possibile aggiungere il servizio Application Insights (numero 2), che ci permette di monitorare le statistiche di consumo oltre che gli eventuali eventi ed errori accaduti.

Configurazione dei trigger e delle associazioni

La prima schermata che ci viene proposta alla creazione di una nuova functions ci richiede di scegliere lo scenario di applicazione ed è possibile selezionare tra tre tipologie differenti: Webhook + API, ovvero la logica di business viene eseguita attraverso una chiamata Http ad un URL specifico oppure tramite la sottoscrizione ad un WebHook che richiama l'URL della nostra functions, Timer ovvero ad ogni intervallo di tempo viene eseguito il codice, Data processing con questa categoria sono identificate le associazioni ai servizi Azure che abbiamo descritto nell'articolo precedente.

In aggiunta ci viene richiesto con quale linguaggio di programmazione vogliamo implementare la logica applicativa. nella figura sottostante riportiamo tutti i trigger e le associazioni disponibili per il linguaggio C#.

6 pagine in totale: 1 2 3 4 5 6
Contenuti dell'articolo

Commenti

Visualizza/aggiungi commenti

| Condividi su: Twitter, Facebook, LinkedIn

Per inserire un commento, devi avere un account.

Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.

Approfondimenti